giovedì 17 novembre 2011

Un Flauto Magico @Teatro Argentina


17 | 27 novembre 2011


Parola e musica si intrecciano nell'afflato magico e giocoso della regia lirica firmata da un grande nome del teatro contemporaneo, Peter Brook, che porta sulla scena Un flauto magico, ovvero la rilettura ludica, intima e leggera, del  singspiele mozartiano. Una rappresentazione "distillata" e ridotta all'essenzialità della forma e del contenuto per raggiungere il senso profondo che nell'opera di Mozart affiora con ineffabile ricchezza tra la gioia di vivere e il mistero della morte.
Interprete geniale di un teatro musicale spogliato dei suoi effetti, dei suoi orpelli, privato dell'orchestra, ma con il solo accompagnamento del pianoforte, Brook mira dritto al cuore del capolavoro del compositore austriaco per restituire al pubblico un viaggio avvincente e incantato che ripercorre i grandi sentimenti dell'animo umano, l'amore, il potere, la giovinezza, la vita e infine la morte.
Un flauto magico che è prima di tutto una fiaba, la storia di un amore da conquistare e di un uomo che mette alla prova se stesso, il principe Tamino che, con l'aiuto di un flauto magico e del buffo Papageno, affronterà una serie di vicissitudini per liberare la sua amata dalla prigionia del mago Sarastro, e delle angherie della Regina della Notte e del perfido Monostatos.
Sul palcoscenico, tutta la tenerezza e l'incanto della musica mozartiana per ascoltare e scoprire la fragilità della vita.
Recentemente insignito del prestigioso Honorific Molière, per la sua grande e proficua carriera, Peter Brook ha ricevuto per l'opera Un flauto magico, uno dei più importanti riconoscimenti del teatro francese: il Premio Molière come miglior spettacolo teatrale in Francia.
 "Mozart, pronto a giocare con i suoi trucchi, ci accoglie con un sorriso malizioso, cercando di tirarci fuori dal nostro torpore. Ci muoviamo verso di lui a braccia aperte, con l'impudenza che nasconde un profondo amore e rispetto per il mondo che si apre. Questo "Flauto" sarà lontano da ciò che uno si aspetterebbe. Il solito carico di effetti scenici, il simbolismo non farà parte del viaggio. Al loro posto il pubblico potrà trovare un Mozart eternamente giovane, circondato da interpreti freschi e di talento, pronti a improvvisare, a plasmare, trasformare il testo musicale con forme e colori nuovi. Un 'Flauto' leggero ed effervescente, dove la vicinanza del gioco permettono allo spettatore di entrare nella magia e nell'amore del lavoro.
Peter Brook, Franck Krawczyk et Marie-Hélène Estienne




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